Gentile dottor Tagliavia, mi può parlare dei trattamenti sbiancanti? Ho 36 anni e i miei denti tendono al giallognolo: non c’è alcun dentifricio tra tutti quelli provati in grado di risolvere minimante il problema. Il dentista ci può invece riuscire? Se sì in quante sedute e più o meno a che cifra? Luciana M.
Cara signora, i risultati dei trattamenti sbiancanti professionali, cioè quelli eseguiti dal dentista, possono variare in base alla natura dell’alterazione cromatica. È importante comprendere se i denti siano alterati nel colore per motivi intrinseci o estrinseci. Le cause intrinseche sono tutte quelle che hanno alterato il colore nelle fase della crescita del dente. Per esempio, l’assunzione per lunghi periodi, durante l’infanzia, di farmaci come antibiotici o antiepilettici. Oppure aver vissuto da piccoli in zone con alto contenuto di fluoro nella falda acquifera. Anche il colore non molto bianco del dente, senza che ci siano state cause come quelle elencate prima, è una causa intrinseca. Appartengono all’elenco della cause estrinseche i fattori esterni che macchiano o scuriscono i denti. Tra questi, il consumo abituale di caffè e thè, il fumo di sigaretta, la scarsa igiene orale. Le cause estrinseche rispondono meglio al trattamento, le intrinseche molto meno. Quindi più che lo smalto in sé è il tipo di alterazione cromatica che rende efficace un trattamento sbiancante. Un trattamento sbiancante professionale va fatto dopo un’ablazione (rimozione) del tartaro, con gengive non sanguinanti (quindi sane), dopo eventuale getto al bicarbonato (air-flow) e dopo un trattamento dello smalto con apposite paste preparatorie. In caso di smalto fragile o con lesioni (tipo microcrepe o con erosioni da vari traumi), per il rischio di accentuare il danno già presente e di irritazione della polpa dentaria (sede dei nervi e dei capillari del dente), è sconsigliabile lo sbiancamento con perossidi. Inoltre, non è consigliabile fare più di uno sbiancamento ai perossidi ogni 6 mesi, anche in presenza di uno smalto forte. La durata dello sbiancamento è strettamente correlata all’assunzione di alimenti coloranti come thè, caffè e all’eventuale abitudine di fumare. Per quanto riguarda i dentifrici sbiancanti, come pure altri prodotti reperibili in commercio, hanno efficacia relativa, mentre possiamo considerarli utili per il mantenimento di un sbiancamento professionale. Il numero di sedute medie è una, eventualmente da ripetere dopo 15-20 giorni. Il costo minimo è 300 Euro. Cari saluti.