Buongiorno, ho un figlio di 6 anni che di notte digrigna i denti in continuazione. E’ un bimbo sereno e sempre in movimento, non mi sembra viva situazioni di stress e siccome lo fa da diverso tempo sto iniziando a pensare che sia un problema “fisico”. Cosa possiamo fare? E’ utile il bite anche a questa età? Sta iniziando a perdere i denti da latte e non vorrei col tempo si rovinasse i denti permanenti. Grazie mille.
Gentile signora, secondo le più recenti classificazioni si può parlare di bruxismo quando sono stati osservati almeno quattro episodi di digrignamento per ora di sonno. Il bruxismo, come avrà notato, si caratterizza per quel caratteristico rumore stridente quasi metallico dato dallo sfregamento dei denti. Il fenomeno del bruxismo è da metter in relazione ai “micro risvegli”, che essere causati da fattori disturbanti a volte ben focalizzabili, altre volte meno. Tra i primi ci sono le otiti, le adenoidi, i raffreddori e gli stati febbrili in generale. I microrisvegli possono inoltre essere dovuti a situazioni di stress emotivo. Sembrerebbe avere un ruolo importante anche la trasmissione ereditaria. Ridurre il fenomeno nel primo caso è sicuramente più facile, più complicato nelle situazioni di probabile causa emotiva. In questa eventualità si può fare molto dedicandosi maggiormente al bambino, specialmente prima della nanna. E’ importante comunque cercare di capire l’origine del suo disagio emotivo per poi fare il possibile affinché il problema si risolva. In caso contrario può essere opportuno consultare un neuropsichiatra infantile. In generale, il bruxismo tende a scomparire con la crescita ma va sempre controllata l’eventuale presenza di erosione dentale, specialmente sui denti definitivi. Nei bambini di età come quella del suo il bite non è consigliato. Se ne valuterà la possibilità dai 16 anni in su. Pertanto, onde evitare problemi in relazione al bruxismo in età adulta, fondamentale sarà il controllo costante del dentista. Cari saluti.