Gentile dottore, il mio bambino di 3 anni ha la stomatite molto probabilmente virale. Cosa posso fare per lui ed é pericolosa per me che sono alla 14+2? In caso di contagio cosa posso fare? Grazie mille.
Esistono forme di stomatiti dell’infanzia di origine virale certa (per esempio, da herpes simplex) oppure batterica o da funghi (per esempio, Candida) o anche che si sviluppano in concomitanza a malattie come la scarlattina. Esclusa l’ultima tipologia, queste forme possono essere contagiose quindi occorre prendere qualche precauzione. Di solito, le stomatiti si manifestano con arrossamenti della mucosa orale, con bruciore non eccessivo e lieve dolore.
Un’altra forma frequente nei bambini è la stomatite aftosa, che si presenta con afte, cioè con ulcerazioni della mucosa orale di dimensione che varia da 1 a 2 centimetri. Sono lesioni piuttosto fastidiose, che provocano sensazione di forte bruciore, specie durante i pasti. Si formano prevalentemente nel zona di passaggio tra le guance le gengive e nella zona delle labbra. L’origine rimane incerta, si presenta spesso in concomitanza di carenze alimentari, terapie antibiotiche o malattie. Per questa forma non è certa la contagiosità, ma per precauzione è meglio considerare che lo sia. Per questa forma un certo sollievo è dato dai prodotti con aloe vera.
Per evitare o limitare il contagio da stomatiti è utile aumentare l’assunzione di vitamina C, da impiegar anche localmente sciacquando il cavo orale con succo di limone. Va detto che questo metodo è poco tollerato dai bambini perché provoca bruciore. In alternativa al succo di limone, si può usare una soluzione di acqua e bicarbonato. E’ consigliabile anche aumentare il consumo di frutta. La saliva è il principale veicolo di contagio, quindi è d’obbligo lavarsi spesso le mani e ridurre al massimo il contatto con il viso del bambino. L’igiene ora va seguita in modo puntuale e corretto, gli spazzolini vanno disinfettati dopo l’uso con ipoclorito di sodio e tenuti separati. Quest’ultima è un’ abitudine che tutte le famiglie dovrebbero fare propria.
Per quanto riguarda le cure, tutto dipende dalla causa che, appunto, non è sempre la stessa per tutte le stomatiti. Si va dall’assunzione di antivirali, antimicotici (contro i funghi) e di antibiotici.
E’ dunque importantissimo che il pediatra valuti i bambino e poi indichi gli esami da effettuare: in base agli esiti, stabilirà qual è la terapia più adatta. Le stomatiti, se trattate correttamente, durano di media 10-15 giorni: in questo periodo la mamma in attesa come lo è lei deve metter in atto per sé tutti i trattamenti locali spiegati sopra, non tanto perché vi siano particolari rischi per il nascituro, quanto piuttosto per non peggiorare le eventuali gengiviti tipiche della gravidanza. Da valutare attentamente la possibilità di assumere farmaci, nel caso in cui si manifestasse una stomatite particolarmente resistente: in una simile eventualità (che speriamo non si verifichi) deve rivolgersi al suo curante.